TORVEASTRO – Progetto di ricerca Tor Vergata – ENEA per un robot astronauta
Con la presente comunicazione si vuole portare a conoscenza che è in corso di svolgimento il progetto di ricerca denominato “TORVEASTRO” (di cui si allega la brochure) che ha come obiettivi finali lo sviluppo e la progettazione di un nuovo robot “astronauta” da impiegare sulle stazioni spaziali orbitali per attività di servizio extra-veicolari quali operazioni di manutenzione e monitoraggio delle strutture esterne attualmente svolte dagli astronauti.
Il progetto vede la collaborazione tra il laboratorio di Robot Meccatronica LARM2 del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Roma “Tor Vergata” ed il laboratorio di Robotica e Intelligenza Artificiale del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili dell’ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ed è stato giudicato idoneo ed ammesso al finanziamento dalla DIREZIONE PER LO SVILUPPO ECONOMICO, LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE E LA RICERCA della Regione Lazio con la Determinazione n. G04014 del 13 aprile 2021, pubblicata il 15/04/2021 sul N. 38 del Bollettino Ufficiale della Regione Lazio, relativa agli esiti della procedura di selezione dei progetti presentati a valere sull’Avviso Pubblico “Progetti di Gruppi di Ricerca 2020”.
La base della ricerca è un’idea progettuale depositata al Professor Marco Ceccarelli dell’Università di Tor Vergata con richiesta di brevetto italiano n. 102018000007507 del 2018, rilasciato il 31/7/2020, che immagina il robot spaziale TORVEASTRO costituito da un corpo cilindrico con tre arti, ciascuno dei quali è azionato da tre attuatori e dotato di un end-effector.
La progettazione di un robot destinato ad operare nello spazio presenta varie sfide progettuali e tecnologiche legate alle peculiarità di questo ambiente, ad esempio l’uso di attuatori e di sensori (e più in generale di materiali) capaci di resistere alle notevoli escursioni termiche, agli elevati livelli di radiazioni cosmiche, all’assenza di atmosfera e alla presenza della cosiddetta “spazzatura spaziale”, ma al tempo stesso leggeri in modo che il robot abbia una massa ed un ingombro compatibili con le disponibilità di carico delle missioni di trasporto in orbita. Accanto alle sfide ambientali restano poi sempre presenti le sfide tipiche della robotica quali la precisione della lavorazione degli elementi meccanici, la robustezza del software di controllo, etc.
Il progetto, le cui attività si concluderanno nell’Aprile 2023, prevede di realizzare un dimostratore terrestre che possa chiarire l’interesse e la pratica fattibilità di uso di una tale struttura innovativa e di sviluppare contatti con le aziende della regione attive nel settore aereo-spaziale, ma anche con quelle che operano in ambiti legati all’Intelligenza Artificiale e alla ICT (tutti settori in cui la regione Lazio eccelle), al fine di costruire un gruppo di lavoro capace di ottenere finanziamenti più adeguati da parte di agenzie quali l’ASI o l’ESA per un possibile futuro sviluppo che preveda la realizzazione di un prototipo utilizzabile sulla stazione orbitale. Eventi di disseminazione e condivisione tecnico-scientifica, dei quali si invieranno informazioni per tempo, sono previsti nel 2022 e nel 2023.
Per richiedere maggiori informazioni e per comunicare un possibile interesse al progetto è possibile contattare il Prof. Marco Ceccarelli dell’Università “ Tor Vergata”, che è anche il Principal Investigator del progetto, all’indirizzo di posta elettronica marco.ceccarelli@uniroma2.it o il Dott. Marco Paoloni dell’ENEA all’indirizzo di posta elettronica marco.paoloni@enea.it.